L’arte senza tempo di Sergio Zagallo: fusione di passione e raffinatezza.

L’ampia e variegata produzione artistica di Sergio Zagallo è aperta alla pluralità dei linguaggi dell’arte spaziando dalla sperimentazione tecnica e ricerca di nuovi materiali nelle opere pittoriche e nelle sculture, al recupero di oggetti quotidiani nelle installazioni.

Tra le installazioni, gli homeless si impongono di fronte allo spettatore per la loro ambiguità tra realtà e rappresentazione.

Protagonisti sono gli uomini “senza dimora”, che vivono ai margini della società, nelle periferie delle grandi metropoli. Distesi lungo le strade, sui marciapiedi o sulle panchine spesso passano inosservati davanti all’occhio distratto dei passanti, sempre più travolti dallo scorrere frenetico della routine quotidiana. Impossibile è invece sottrarsi  alla visione degli homeless di Sergio Zagallo, installazioni isolate dal loro contesto originario che catturano l’attenzione dello spettatore con la loro forza espressiva. L’evidenza realistica delle figure induce ad una fruizione diretta, emotiva, partecipata dell’opera. Il dramma viene percepito con tutta la concretezza del reale e costringe lo spettatore ad una reazione, ancor prima che possa prendere coscienza  del valore simbolico e allusivo della rappresentazione.

Manichini, completamente vestiti di comuni capi di abbigliamento o coperti da sacchi, rappresentano una messa a fuoco sulla difficile realtà  dell’emarginazione e della solitudine dell’uomo nella società contemporanea. Le figure distese in uno stato di abbandono, spesso ripiegate su se stesse, manifestano un atto di rinuncia e di chiusura di fronte  a una realtà che rende vana ogni aspirazione. Con il volto coperto, anonime, deludono qualsiasi tentativo di identificazione o di riconoscimento precisi, per esprimere la condizione esistenziale dell’uomo in continua “erranza” alla ricerca della propria identità o di un ideale, in uno scontro tragico con l’indifferenza del mondo reale. È l’ “errare” dell’artista e di chi vive per immaginare, per porre questioni e per dubitare, di chi vive secondo un abito di perenne anticonformismo.

Il forte realismo e lo scrupolo rappresentativo, quasi teatrale, permettono a Sergio Zagallo di passare dal significato letterale a quello figurato e simbolico, suscitando la meraviglia e lo stupore dello spettatore. Nel contrasto ambiguo tra realtà e finzione, le opere  si confondono con la vita reale coinvolgendo il fruitore attraverso lo stimolo allusivo della metafora, che oltrepassa la pura visione ed arriva direttamente alla mente. È la rivelazione di un’inedita, quanto scioccante visione della realtà.

Queste opere sono realizzate attraverso il recupero di oggetti reali e quotidiani, spesso strettamente legati al vissuto dell’autore. Tuttavia Sergio Zagallo non rinuncia al “fare tecnico” e manuale: si preoccupa di trattare a più riprese e con molta cura le superfici dei diversi materiali, esprimendo quella costante e intima dedizione al “pratica artistica” che caratterizza gran parte della sua produzione.

SERGIO ZAGALLO

Sergio Zagallo è nato a Campolongo Maggiore nel 1954. Colpito sin da bambino dalle figure di angeli, santi, diavoli e creature mostruose dipinte sull’intero soffitto della chiesa parrocchiale; Zagallo è sempre stato affascinato dall’arte. Per seguire la sua passione in età matura, abbandona una sicura carriera, e dapprima si reca all’estero, in Europa e negli USA per aggiornamento culturale, e poi si dedica completamente alla scultura e alla pittura. La prima mostra si tiene in Villa Nazionale Pisani – Museo a Stra/VE; è l’inizio di serie di esposizioni in gallerie, musei, fiere e manifestazioni in Italia, Europa e USA. Ricordiamo, tra le altre, la Kunstmesse di Innsbruck del 2006 dove sono stati presentati gli “homeless”, evento ripreso dalla stampa nazionale austriaca. La mostra personale in Galleria Cavour di Padova, altro evento commentato dagli organi di stampa europei; le mostre di Torino e Milano accanto all’artista di fama internazionale Roger Ballen. Infine la mostra presso l’Università di Catania Aula Magna e Chiostro del Rettorato con, tra gli altri, Oliviero Toscani organizzata dal CNR con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza sui minori. Le opere di Zagallo si trovano presso gallerie, istituzioni, musei e collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Campolongo Maggiore.

SERGIO ZAGALLO

Artista

Scultore

OPERE E INSTALLAZIONI

Ecco le opere dell’artista Sergio Zagallo

OPERE PITTORICHE

OPERE SCULTOREE

INSTALLAZIONI